Mick St. John |
|
| "E' un piacere Kate." Le dissi ricambiando il suo sorriso. "E' il mio regalo di benvenuto ad L.A. sperando che le cose migliorino presto..."Poi mi voltai a rispondere a Guillermo. "Ci sto lavorando." Annuii serio e aggiunsi, con lo sguardo un po' preoccupato. "Stavo giusto per chiederti se ne sapevi qualcosa. L'assassino non è lo stesso del primo omicidio e da quello che ho potuto capire, stavolta è stata una vampira. Se dovessi avere occasione di sbirciare sulla cartella identificativa, fammi sapere se c'è qualcosa di diverso dal precedente omicidio. Ad una prima occhiata esterna le ferite mi sembravano molto meno profonde rispetto a quelle rinvenute sulla prima vittima. Probabilmente l'assassina a stomaco pieno si è accanita con meno rabbia sul suo "cibo" rispetto al suo collega."Feci una breve pausa, riflettendo su tutti quei frammenti d'indagine sparsi nella mia mente e per un attimo mi lasciai andare ad un commento a bassa voce. "La cosa più grave è che non avvisano il servizio di pulitura, ma chiamano volontariamente la polizia di modo che i primi a trovare il corpo siano gli umani. Non riesco a capire perchè lo fanno. Se non vogliono farsi scoprire, e non vogliono, dato che simulano un omicidio con armi da taglio che potrebbe benissimo compiere un serial killer mortale... perchè coinvolgere la polizia? Potrebbero benissimo chiamare la pulitrice ed evitare tutta questa sceneggiata... Invece cercano di farsi notare. Questo mi fa capire che mi devo sbrigare a trovarli."
|
| |