Hong Kong (China), Asia

Continua da Altri Luoghi - LAX - Aeroporto internazionale di L.A.



Il volo fu stancante, soprattutto per una come me che non può dormire.
Davano solo orribili film datati e roba per marmocchi, il tempo sembrava non passare mai. E la mia testa frullava con mille pensieri.

Atterrai in tardo pomeriggio del giorno dopo.
Avrei dovuto mandare un messaggio o chiamare Tyler prima o poi...
Maledetti fusi orari... mi mandano in tilt. Non ci capisco nulla...
Sbarcammo velocemente, almeno tentai, e mi diressi immediatamente verso gli arrivi internazionali, immaginando chi potesse essere lì ad attendermi e cercandolo con lo sguardo...

Aveva appena varcato le porte dell'aeroporto che subito si diresse verso il tabellone degli arrivi.
Mr.Pike le aveva detto che la sua pupilla sarebbe arrivata in giornata da Los Angeles per sistemargli quel casino che aveva combinato.
Tipico dei pezzi grossi,fanno i danni e poi li fanno risolvere agli altri... pensò notanto che l'aereo che stava aspettando era già arrivato.Si guardò intorno cercando qualcuno simile a lei,fortunatamente il suo olfatto le venne in contro e individuò una ragazza bionda che sembrava in cerca di qualche cosa e che lei conosceva molto bene.
Si avvicinò e con un sorriso disse "Claire! Non sapevo che fossi tu la ragazza che stessi aspettando"

Mi stavo ancora guardando intorno quando una prepotente scia vampirica si impossessò delle mie narici.
Erano lì...
Assottigliai lo sguardo e alla fine captai un movimento rapido verso di me.
Almeno, una cosa positiva.
"Miki!" salutai, aprendomi in un sorriso.
Una mia vecchia conoscente ed amica, avevamo lavorato insieme per tanto, nonostante fosse un vampiro giovane, molto più giovane di me.
"Sono felice che sia proprio tu." ammisi. Non che fosse passato troppo tempo, alla fine, dall'ultima volta che ci siamo viste.
"Proprio non resiste, eh, senza di me? Neanche tre giorni..." commentai guardandola.

Miki sorrise di nuovo "Ah non guardare me,io me la cavo benissimo da sola,ma sai come è fatto 'Lui'" disse sapendo benissimo che Claire avrebbe capito di chi stavo parlando.
Le fece segno di seguirla mentre si incamminava verso l'uscita dell'aeroporto "Allora..come è LA?"chiese con curiosità,lei non si era mai spostata al di fuori del Giappone ed era

Alzai le spalle non troppo curante. "Non il massimo. Almeno per me. E' troppo caldo, assolato, affollato..." ammisi, prendendo l'uscita.
Ricordavo quell'ondata di umido tremendo... l'odore del mare e del caldo mischiato agli inconfondibili fumi orientali. Mi infastidiva assai.
"Certo, non c'è assolutamente nulla di Europeo, di... casa... ma guardandola con gli occhi di un umano... beh, è fantastica. Il sogno americano... un qualcosa di simile." continuai, abbassandomi nuovamente gli occhiali da sole. Non che fosse troppo assolato lì, era oramai quasi tramonto, ma c'era sempre qualcosa nell'aria lì che mi faceva pizzicare gli occhi.
"Mi sono fatta rimorchiare da un agenzia di modelli..." buttai lì, girandomi a guardarla di sfuggita, aspettando una sua reazione. Ridacchiai.
"Capirai... tutti vampiri."
CI fermammo appena oltre le porte. Non sapevo cosa dovevo fare ancora.

"Beh che cosa ti aspettavi? Case in stile Europeo in ogniddove?" chiese ridendo mentre si incamminava verso la sua macchina.
"Una agenzia di modelli vampiro? Ma dove finiremo di questo passo?" domandò retoricamente facendo scattare la chiusura centralizzata del suo maggiolone giallo.
"E...dimmi,in questa agenzia,ci sono ragazzi carini? No perchè in caso potrei fare un pensierino per un viaggetto a LA!"

La seguii verso la sua macchina. Inarcai un sopracciglio, sogghignando tra me e me alla sua ultima domanda. "Beh... sai magari non ci sono tante case in stile europeo ma in campo maschile..." iniziai, col tono di una che la sapeva lunga "... beh la California è... fantastica. Troveresti ogni stereotipo possibile ed immaginabile, certo anche il palestrato surfista che manda gli ormoni delle umane su di giri!" ammisi, cercando di mantenere un certo senso di distacco. Non mi piaceva far vedere i miei sentimenti, non a quella gente -e si, anche Miki era "una di quella gente", anche se potevo davvero definirla un'amica-
La guardai. "Dio, Miki. Davvero. Te dovresti seriamente pensare a lasciare Hong Kong per un po'." feci. "Non ti sei stufata di questa puzza?" chiesi, retorica, salendo sul veicolo.

"Me lo immaginavo che in campo maschile ci fosse molta scelta" disse aprendo la portiera della macchina e salendo "E dimmi,fra i tuoi colleghi ce ne uno che valga la pena di venire a trovare?"chiese poi ridacchiando mentre infilava la chiave nel quadro.
"Comunque..sai come sono fatta,Hong Kong mi piace a LA potrei venire per una vacanza di una settimana ma non di più,anche perchè qui,senza di me sono persi..sono la migliore..e lo sai"

La guardai con un ghignetto. Ogni giorno diventava sempre più come me...
"Wow, Miss Modestia" commentai alla sua esclamazione. "Lo so, lo so... Sei troppo legata a questo posto. Ma girare un po' non ti farebbe male, anzi... gioverebbe a molto, anche al tuo addestramento." consigliai. Guardai fuori dal finestrino, mettendo a fuoco bene la situazione al di fuori. Il solito caos...
Poi ricordai la sua domanda.
"Si, effettivamente si. C'è qualcosa di interessante..." ammisi, rimanendo sempre vaga.
"Allora... dimmi cosa devo fare stavolta. E sarà bene per Lui che sia qualche pezzo grosso e sia una caccia eccitante... mi ci ha fatto venire apposta da oltreoceano -e dopo essermi ritirata." feci, e la mia mente corse alla ricompensa che mi aspettava...

Miki sì girò a guardarla mentre prendeva la superstrada che l'avrebbe portata al centro di Hong Kong dove aveva il suo appartamento "Non sperare di potertela cavare così mia cara,sputa il rospo..al lavoro ci pensiamo non appena arriviamo a casa mia, questo non è il luogo giusto per farlo..."

Ecco che rigirava il discorso.
Sbuffai leggermente. "Va bene" mi arresi, mite. "Va bene... Sono in una... mezza relazione con un tipo." ammisi. La guardai. "E tra l'altro credo che... per una volta... io ci sia dentro tanto quanto lui..."

"Sono in una mezza relazione con un tipo?" disse ripetendo le parole dell'amica con uno sguardo che la diceva lunga.."Claire,due giorni in America e già parli come una di loro" aggiunse ridendo "Allora..dì tutto alla tua amica Miki..come è questo mr Mezza Relazione?" chiese curiosa,ma contenta che finalmente la sua amica si fosse troavata qualcuno che l'avrebbe resa felice "Come diavolo ha fatto a farti capitolare così presto Mrs Cuore di Ghiaccio?"

Corrugai le sopracciglia in un'espressione a metà confusa e a metà scettica.
"Capitolare..." ripetei "Che parolone."
Sospirai, guardando la strada di fronte a me.
"E' semplicemente appena iniziata, Miki, non posso parlare certo di Vero Amore o robaccia simile." spiegai, quasi sentendomi colpevole di mentire a me stessa.
"Sono quasi due secoli che lo cerco senza trovarlo... sai meglio di me che ho abbandonato le speranze."
Avevo abbandonato le speranze... ma ora ne ho ritrovata un po'...
"Tyler è..." iniziai "Terribilmente sexy. E' un modello come me, ci siamo conosciuti proprio in agenzia. Ed è... anche altrettando dolce, delicato, sensibile... quasi un'utopia."

Miki sorrise ancora alle parole dell'amica,cercando di formare una piccola idea nella sua mente di questo fantomatico ragazzo.
Evidentemente Claire cercava ancora di fare la regina dei ghiacci,ma era chiaro come il sole che c'era cascata con tutte le scarpe dentro.
"Terribilmente sexy,modello,dolce,delicato e sensibile...ottimo ha un fratello gemello?"chiese ridendo mentre prendeva l'uscita della superstrada che portava al suo quartiere.

Ridacchiai un po' alla sua domanda, guardandola.
""Purtroppo per te no." risposi.
E grazie a Dio per me aggiunsi mentalmente, visti i miei precedenti disastrosi con relazioni riguardanti "gemelli", di ogni genere.
"Insomma, a proposito, devo chiamarlo." ricordai improvvisamente.
"Era davvero in pena quando sono partita. Pensava stessi scappando."
Quello che faccio sempre...